La prima uscita dell’anno del gruppo grotte prevede di sconfinare per visitare la “grotta presso il vecchio confine”, ovvero Jama v Partu pri ogradi: la sgambata smaltisci-panettone ha attirato ben 10 persone tra speleo e gamel della AXXXO. L’entusiasmo per questa gita oltre confine è palpabile e Laura ed io avremo l’occasione di inaugurare il nostro patentino sloveno. Nell’ultimo anno ho sentito estatici racconti sulla bellezza del mondo ipogeo d’oltreconfine: è finalmente giunto il momento di poterlo vedere con i miei occhi!
Visto l’elevato numero di partecipanti, la scelta della grotta fatta da Luca si dimostra particolarmente azzeccata: dall’ingresso dopo solo un frazionamento e un bel tiro in libera siamo già sul fondo, e possiamo dedicarci alla scoperta di questa cavità. La grotta, infatti, dopo pochi metri dall’ingresso si apre scampanando in una grande sala che colpisce tutti noi per ampiezza e bellezza e ci lascia a bocca aperta prima ancora di toccare terra. La discesa è veloce e riunito tutto il gruppo iniziamo la nostra visita: la grotta è riccamente concrezionata e ovunque ci giriamo possiamo ammirare le sorprendenti forme del vuoto che questa cavità ci ha riservato.
La rinomata attenzione che gli speleo sloveni pongono nella salvaguardia del patrimonio ipogeo è confermata dai due cordini bianchi che delimitano il percorso da seguire lungo tutta la grotta e che, come un filo di Arianna, ci accompagneranno per tutta la giornata.
Dopo una risalita su corda di qualche metro e una divertente strettoia, la gita prosegue consentendoci di ammirare concrezioni sempre più belle e inaspettate, fino ad arrivare alla parte più alta della grotta, dove possiamo vedere le radici degli alberi spuntare dal tetto. Inaspettatamente incappiamo in una scritta della AXXXO datata 1928: sarà interessante ricercare negli annali quali nostri predecessori hanno messo piede qui prima di noi.
Dopo una merenda in compagnia e la condivisione della sbrisolona di Luca, che contro ogni previsione ha passato indenne la strettoia, è tempo di rimetterci sui nostri passi per guadagnare l’uscita.
Alla base del pozzo come sempre guardo la corda di risalita e mi pento di tutte le mie scelte di vita. Con la scusa del disarmo, lascio andare tutti avanti in maniera tale da minimizzare il numero di testimoni che assisterà alla mia pessima performance atletica. Rimasti Luca ed io, provo a tentarlo proponendogli di allenarsi con i paranchi e tirarmi fuori ma niente da fare, anche questa volta tocca risalire sulle proprie gambe, anzi, sul proprio Pantin! Fortunatamente, tra una chiacchiera e l’altra siamo fuori prima del previsto, inondati dalla fredda luce del sole di gennaio e impazienti di organizzare la prossima uscita!
La giornata non sarebbe stata la stessa senza i miei compagni della AXXXO, che ringrazio dal cuore: Luca, Maurizio, Laura, Paolo, Giulia, Daniel, Ilaria, Samuele e Chir.
Gigia al secolo Giorgia Benvenuto