

Oltre a questo importante avvenimento nel resto dell’anno il Gruppo Grotte ha raccolto i risultati dell’opera di insegnamento tecnico e culturale seminata negli anni precedenti. Soprattutto i giovani hanno cominciato a dare notevoli soddisfazioni, continuando, nel segno della tradizione speleologica, un’attività di notevole spessore, non solo sotto il profilo pratico ma anche scientifico e didattico.
Si evidenziano, infatti, uscite in campo operativo di considerevole livello , corredate da ragguardevoli iniziative divulgative e didattiche. Tali attività hanno permesso di cementare lo spirito di appartenenza al gruppo di tutti ma hanno anche dimostrato lo spirito di iniziativa e capacità di organizzare e portare a termine escursioni interessanti.
L’organico del gruppo anche quest’anno si è arricchito di vari e validi elementi raggiungendo i 60 complessivi.
Nel 2018, il GGAXXXO ha organizzato e svolto numerose attività . Si segnalano esplorazioni nel Carso Triestino, in Canin e nelle Prealpi Friulane, in Toscana, Umbria Emilia e in Sardegna e nella vicina Slovenia; Rilevanti come sempre le attività per progetti scientifici inerenti la grotta A. F. Lindner, dove tra l’altro, dopo anni di chiusura la grotta è stata aperta ai gruppi speleologiche italiani con la presenza di oltre 25 gruppi e la Germoni con visite didattiche in collaborazione con le scuole provinciali. Non mancano e le immancabili battute di zona esterne sia nel carso triestino che sul monte Canin .
Va dato il giusto rilevo alla congiunzione dell’abisso Egidio con il Veliko Sbrego a cui ha preso parte un nostro socio assieme ad altri quattro speleo portando la profondità del complesso -1398 a alla partecipazione di 5 soci al campo internazionale denominato “deep 
Vediamo di seguito il dettaglio delle attività più importanti
Partecipazione ad iniziative in collaborazione con FST, FS Regionale (FSR), e O.T.T.O. regionale per la speleologia
In collaborazione con la FST, il GGAXXO ha preso parte alla manifestazione “ Speleo 2018 ” mostra fotografica permanente al Magazzino delle Idee di corso Cavour. Inoltre, diversi soci del gruppo hanno preso parte alle riunioni organizzative sia della FST che della FSR. Il rappresentante GGAXXXO dell’OTTO regionale per la speleologia ha continuato anche nel 2018 la partecipazione alle riunioni. Ad aprile, è stato organizzato il Corso di Aggiornamento/Esame per Istruttori Sezionali di Speleologia cui hanno partecipato complessivamente circa venti persone, sia per la prima nomina a tale nuova figura che per aggiornamento obbligatorio dei titolati. Sei i nuovi titolati della nostra Sezione.
Studi e collaborazioni scientifiche
Continua come da tradizione la collaborazione con il Dipartimento di Geologia per la rilevazione dell’altezza delle piene idriche nel pozzo laterale della grotta “A. F. Lindner”. I dati sono stati presentati presso la sede del CAI XXX Ottobre in una serata dedicata al tema. Alla Grotta Germoni è continuato il monitoraggio dopo il ripopolamento del crostaceo Niphargus.
Attività didattica della Scuola di Speleologia “C. Prez” e con la Scuola Nazionale di Speleologia (SNS)
Tra le attività della scuola “C. Prez” sotto l’egida della SNS spicca il Corso di tecnica sezionale cui hanno preso parte con successo 8 allievi ed alcuni si sono presentati con successo agli esami di istruttore sezionale di speleologia. Attività didattica prettamente svolta in contatto con la SNS è stata l’organizzazione a Trieste, in collaborazione con la Commissione Grotte Eugenio Boegan, dell’assemblea nazionale degli istruttori del Cai. Inoltre un istruttore sezionale a partecipato ad un corso a Padova sulle tecniche di emergenza su corda
Attività divulgative
Anche nel 2018 il GGAXXXO ha organizzato mostre fotografiche in varie sedi e a novembre abbiamo partecipato all’incontro internazionale di speleologia a Casola. Menzioniamo nuovamente il già citato libro “cent’anni di gruppo grotte dell’Associazione XXX Ottobre” sulla storia del Gruppo.
Attività di scavo ed esplorazione
Continua con profitto il lavoro del gruppo scavi che si è arricchito di altri elementi . Durante lo scorso inverno, la copiosa neve caduta ha fatto la felicità del gruppetto di esploratori che ha intrapreso diverse “battute” nel Carso Triestino. Alla ricerca esterna sono poi seguite svariate, giornate di scavo che hanno portato ad alcuni confortanti risultati con la coperta di un paio di piccole cavità; inoltre sono ripresi gli scavi in zona monrupino con la scoperta di un nuovo pozzo.