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In tre pordenonesi Io (Radi), Gigione e Marzia ci siamo aggregati all’ultimo momento a un giro della AXXXO ( Luca, i due Paolo e Marco) in Medvenjak e Ztila Jama nel Carso Sloveno. Quello che è speleoturismo si trasforma in scoperta e conoscenza.
Ci ha sorpreso la dimensione ciclopica delle gallerie a quella quota, che pensavamo brevi e invece abbiamo camminato per oltre 1 km in vani da 10 m x 10 m, quelle che per descriverle basta dire “passa un camion, ma quei africani carichi oltremisura”!
Qui passava tantissima acqua, le impronte di corrente sono proprio grandi!! Quello che si vede ora in Planina era qui qualche milione di anni fa? Il livello di scorrimento delle acque si è abbassato, ora tutta la rete idrologica si è spostata più giù. Per vedere quella fossile basta scendere 40 m e ti trovi nel paese delle meraviglie con cattedrali di calcite e speleotemi a panettone veramente ciccioni, addirittura crollati e con mega crostoni a cipolla. Infatti quello che pare grande a noi è solo una parte: se svuotiamo la galleria dai crolli e dalle concrezioni, la sezione è ben più ampia, quindi sotto i nostri piedini possiamo avere tanti metri di riempimento… E tanta storia a noi in parte ignota.
Camminiamo meravigliosamente sul vuoto, ogni tanto si vede uno sprofondamento che non ti mostra la roccia.
“Grande e waw” è quello che abbiamo ripetuto ieri.

Per capire una grotta devi vederne tante, soprattutto quelle attive. Poi riesci a immaginare una minima parte della sua vita. La grotta vive a modo suo, ora tempi veloci ora lenti, ma vive sempre… E noi siamo solo di passaggio.

Grazie Luca, Douple Paolo, D’Artagnan, Marzia e Gigione per la condivisione e il porco+birra nel terzo tempo