Glielo dicevo che avevamo trovato qualcosa di grosso, ma ormai ho perso credibilità.

– Guarda che è largo, fidati! – insistevo

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– Ah sì, come quella volta al Bosco Nero!? O come quel meandro alle Cicogne, dove passavi solo tu!? – mi deridevano Beccuccio e Rocco in tono sarcastico, conoscendo il mio entusiasmo spesso esagerato. Ma questa volta è diverso. Lo hanno capito già dopo pochi frazionamenti che non stavo affatto esagerando. La sala sotto al primo nevaio, il meandrone col pavimento di ghiaccio, la breve galleria che porta all’attacco del pozzo: il loro stupore montava man mano che proseguivamo.

– Eccoci: siamo in zona esplorazioni. Niente male, vero? – domando con tono fiero.

– Ciò, esagerato!…Sai roba!…No credevo! – Questo il genere di commenti che mi fanno gongolare mentre Lukič si prepara ad attrezzare la calata.

Ma sul fondo non ci aspetta nulla di buono. Un cumulo di grossi massi impedisce l’accesso al prossimo salto. Non resta che spostare le pietre tramite paranchi per guadagnare il passaggio tra i blocchi instabili. Il prossimo pozzo è stupendo, però: pulito e ben lavorato dall’acqua; roccia perfetta. Ne è valsa la pena – concordiamo. Ma presto siamo costretti a ricrederci: un piccolo saltino porta a una sala cieca, dalla quale solo l’acqua riesce a proseguire. Peccato. Ci aveva illuso, ma il gioco finisce qua.

IMG-20151210-WA0015O forse no. C’è ancora un’ultima speranza: la finestra sul pozzo da 20. Sembrerebbe la continuazione logica del meandro. Finito di attrezzare il traverso, attendiamo notizie.

– Niente. Chiude. –  decreta Rocco, dopo aver dato un’occhiata. – Però forse qui, dietro questi massi, c’è qualcosa!

Subito tutti al lavoro per liberare il passaggio. Non disponiamo, però, di mezzi sufficienti per spostare un  blocco di qualche quintale, in bilico proprio sopra la strettoia, a mo’ di ghigliottina.

– Potrebbe essere pericoloso. Kraft, vai tu – così vengo scelto per l’onorevole compito di infilarmi per primo. Dopo attimi di tensione eccomi dall’altra parte.

– C’è da scendere un saltino. Venite, venite! – chiamo i compagni – Portate la corda.

Alla base mi guardo intorno. Che spettacolo! Un enorme portale dà su pozzo di notevoli dimensioni, profondo almeno 50 m! Non abbiamo abbastanza materiale per scenderlo questa volta: bisogna assolutamente tornare!

8/12/2015

Kraft