Alle volte, scoprire che una grotta chiude è più che altro un sollievo. Se non basta il fatto che è atrocemente stretta, aggiungiamo che il pozzo d’ingresso è un perfetto imbuto in mezzo ad un ghiaione di dubbia stabilità. Consideriamo, inoltre, che di norma si trova completamente intasato di sassi: forse non è il posto migliore dove cacciarsi.Quest’autunno, però, troviamo l’ingresso inspiegabilmente aperto, e la voglia irresistibile di esplorare questa cavità ci costringe ad affrontarne i rischi. Ad ogni modo, non è più il caso di preoccuparsi. Accertato nella maniera più assoluta che la grotta finisce a -70, è il momento di voltare pagina. Per la cronaca, abbiamo deciso di chiamarlo ‘Abisso Teo e Laura’, in onore di due amici di Lukič, la cui triste storia merita un ricordo.

Abisso Teo e Laura - spaccatoApprofittiamo del pomeriggio per fare una battuta di zona lì intorno. In breve, un bell’inghiottitoio a ridosso delle pareti cattura la nostra attenzione. Un pozzetto da 10 necessita della corda. Mi calo io. Sul fondo solo ghiaia. Un’unica finestra troppo stretta non lascia spazio a interpretazioni. Chiude. Peccato, sembrava molto promettente…

Facciamo ancora in tempo a tornare al Gilberti per l’ultima corsa della funivia. Però, sarebbe da vedere ancora quest’altro pozzetto innevato che avevamo ignorato. Non molto promettente, ma già che ci sono…vado io.

Esco mezz’oretta dopo. Ormai ero dato per disperso.

– Muoviti che ci fai perdere la funivia! – vengo giustamente rimproverato. Però, prima che nevichi, sarebbe il caso di tornare…

3/11/2015

Kraft